DIO PATRIA FAMIGLIA!
Nel mezzo dello schifo di queste olimpiadi tra cerimonie blasfeme, atleti che si ammalano perché costretti a nuotare in fiumi sporchi, c’è una luce di ribellione.
Novak Djokovic, il tennista serbo che già nel 2022 si era rifiutato di giocare l’Australian Open piuttosto che vaccinarsi, in barba al regolamento di Parigi 2024 che vietava l’esposizione di simboli religiosi(però a quanto pare per gli organizzatori dell’evento oltraggiarli nella cerimonia di apertura è accettabile), durante la competizione bacia il crocifisso e poi, dopo aver vinto la finale, inginocchiandosi a Dio, si fa il segno della croce. Il segno della fede che lo ha sempre contraddistinto, la fede cristiana che ha reso grande l’Europa.
E poi quell’abbraccio alla famiglia, la base della nazione, ormai sempre più osteggiata dagli insegnamenti della “dottrina” arcobaleno che vorrebbe tutto tranne che la normalità.
E infine il bacio alla bandiera, spinto dall’amore per la propria patria, altro valore che le élite globaliste vogliono distruggere, perché chi ha un’identità ha un’orgoglio, un qualcosa da difendere dagli attacchi del deep state e delle lobby, che tutto vorrebbero controllare per deviare le menti a loro piacimento.
Tre grandi gesti che ci insegnano come comportarci anche nella nostra militanza, anche se pochi e contro il mondo dobbiamo perseverare, perché i valori della tradizione sono eterni e non potranno mai morire.
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